Solopaca è il paese del Sannio Beneventano dove la coltivazione della vite e la produzione del vino hanno origini antiche. La marcata vocazione vitivinicola di questa terra ha fatto crescere la cultura della vite di attenti viticoltori, bravi a conservare e tramandare alle nuove generazioni i segreti per ottenere tipicità e qualità da vitigni autoctoni di gran pregio. Ma Solopaca è anche la prima “denominazione di origine controllata” in Campania a portare in sé il nome del suo territorio: la D.O.C. Solopaca.
Lungimirante, in tale contesto, è stata la decisione di dare vita, nel 1966, ad una Cantina che raggruppasse i tanti piccoli viticoltori sparsi lungo le pendici del monte Taburno, al fine di valorizzare i loro raccolti ed aprirsi alla vendita dei vini in bottiglia, puntando sul perfetto equilibrio fra tradizione e sperimentazione vitivinicola. A distanza di oltre 50 anni, i risultati sono eccellenti: 40 etichette, dal seduttore Rosso Doc al corposo e vellutato Aglianico, dal frizzante Amabile alla misteriosa e allegra Falanghina, fino alla nobiltà dell’aristocratico Spumante “Solopaca Doc”. «Fino a pochi anni fa, la Cantina era ancora vista come il luogo dove si producevano vini di massa. Non è più così. Oggi portiamo sul mercato nazionale ed estero vini di gran pregio, pur mantenendo un ottimo rapporto qualità/prezzo» – afferma il presidente della cooperativa, Carmine Coletta.