ARCO DI TRAIANO
“L’appellativo onorifico che preferiva era quello di Optimus, in quanto questo definiva il suo carattere, mentre gli altri (titoli) ricordavano solamente azioni di guerra”
“L’appellativo onorifico che preferiva era quello di Optimus, in quanto questo definiva il suo carattere, mentre gli altri (titoli) ricordavano solamente azioni di guerra”
La struttura: sono 8 colonne, 8 pannelli, 8 fregi, 4 scene dell’attico, 2 Vittorie alate che si contrappongono a 2 figure seminude, una fonte e un fiume palustre.
Giove che offre il fulmine è l’adozione di Traiano nella famiglia degli dei dell’Olimpo. Traiano, che aveva ricevuto il titolo di Optimus, era assimilato allo stesso Giove
La formella 31, è citata in una scena del film “Hannibal” in cui il protagonista paragona la morte di Pier delle Vigne a quella per impiccagione di Giuda Iscariota
Dal mercato nero al Getty Museum di Malibù, ritorna nel Sannio grazie ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio per essere esposto nel Museo Caudino
Simboli dell’eterno scorrere del tempo, il museo assolve una funzione di recupero, conservazione e valorizzazione di un pezzo di memoria della nostra storia
È il dinosauro più piccolo al mondo: Scipionyx samniticus, letteralmente “l’artiglio di Scipione che viene dal Sannio”, comunemente “Ciro”
Una perla di questo luogo incontaminato è il Parco del Grassano, meta turistica preferita da chi ama abbinare gli sport acquatici al contatto diretto con la natura
La flora, la fauna e la biodiversità diffusa hanno permesso all’oasi WWF della diga di Campolattaro di vedersi assegnare il premio Ebn Italia come migliore Oasi per il birdwatching
Lo scenario naturalistico che circonda il ponte delle Janare, o delle Streghe, è l’ambientazione di una leggenda che a San Lupo si tramanda da generazioni, alimentando misteri e magie.
Lungo le gole del Titerno, due ponti risalenti ai Romani che portano il nome di due valorosi guerrieri: a Faicchio, ponte Fabio Massimo; a Cerreto Sannita, ponte Annibale.
Cerniera tra il Tirreno e l’Adriatico grazie alle vie consolari romane Appia e Traiana, la città di Benevento ha custodito nei secoli costumi e tradizioni di etnie molto distanti tra di loro.
Flora e fauna, il trionfo della biodiversità. Un Parco ricco di sentieri rigogliosi, dove vivono liberamente le diverse specie animali: cinghiali e volpe rossa, lepre e fagiani, talpe e scoiattoli.
È chiamato “parapendio Le Streghe”, il lancio che da Bocca della Selva permette di sorvolare le Valli del Sannio Beneventano e godere di panorami straordinari, che…tolgono il respiro.
Il duca di Fragneto, David Montalto, ha donato alla sua comunità la possibilità di realizzare il sogno di ogni uomo: quello di volare, di ammirare da una mongolfiera le meraviglie del Sannio.
Le celebrazioni dell’Assunta, scene inedite di vita religiosa e della storia della Chiesa: una forma di penitenza collettiva e pubblica, i “battenti” e i “flagellanti”, che si rinnova ogni sette anni
L’architettura rurale e la maestosità dei paesaggi, collinari e montani, suscitano l’ammirazione di quanti intendono riappropriarsi degli elementi naturali.
Dai laghi ai belvedere, dai boschi alle sorgenti d’acqua, sono tanti i punti del territorio sannita che donano piacere agli occhi dei visitatori per i loro incanti naturalistici.
Per capire l’anima profonda del Sannio è necessario affrontare almeno due percorsi sulla storia delle fede. Il primo, San Pio, che nacque sul finire dell’800 a Pietrelcina.
Sant’Agata de’ Goti, d’altro canto, è un vero e proprio scrigno di ricchezze: come il patrimonio artistico degli edifici dedicati al culto, a cominciare dal Duomo.
Il tratto maggiormente distintivo dell’identità culturale del Sannio, sedimentatosi nel corso dei secoli, è sicuramente quello legato alla profonda e forte religiosità di rito cattolico del suo popolo.
Falchi, tori del dio Api, sacerdoti e sacerdotesse e le altre divinità del corteggio della “Dea della Luna” oggi fanno buona guardia alla memoria egizia della città nel Museo del Sannio,
Le sculture di capitelli e pulvini che ornano le 47 colonne non sono di facile interpretazione. Nelle figurazioni scultoree vi è tutta la concezione della Vita, vista con una sensibilità medioevale
A Marco Aurelio Antonino Cesare, figlio dell’imperatore Cesare Lucio Settimio Severo Pio Pertinace, Imperatore designato, la colonia Giulia Concordia Augusta Felice di Benevento (dedicò)
Papa Giovanni XXII diede incarico a Guglielmo di Balaeto di costruire un fortilizio per non consentire più a nessun “di perturbare la giurisdizione dei Rettori o di mancare ad essi il dovuto rispetto”
Dietro la movimentata facciata, simile ad un sipario pronto ad aprirsi alla storia del Medioevo, i protagonisti della “rinascenza longobarda” tessevano la complessa “tela” del Principato beneventano.
L’Hortus come “luogo eletto” accessibile solo a spiriti intellettualmente raffinati e gelosi della loro demiurgica specificità creativa. Fonte pura di arte e di desiderio.
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