Costruito dall’imperatore Flavio Valente nel II secolo, il ponte Valentino sul fiume Calore si presenta come una struttura a schiena d’asino, composta da tre arcate. Nasce originariamente a servizio della via Traiana, che collegava Benevento a Brindisi. Il suo nome deriva da una vicina chiesetta, dedicata appunto a San Valentino. Qui il fiume Calore s’interseca con il torrente Tammaro, creando un habitat naturale per una moltitudine di erbe e spezie, sapientemente raccolte, lavorate e conservate per molteplici usi. La leggenda racconta che quando i romani, dagli umili soldati ai personaggi famosi, attraversavano ponte Valentino per giungere a Benevento e proseguire per Roma, facevano incetta di queste spezie, molte apprezzate dalle proprie mogli per impreziosire e aromatizzare pietanze, ma anche per le loro proprietà medicinali.
Nelle vicinanze del ponte, durante un’operazione di scavi archeologici, è stata ritrovata una epigrafe dedicata al filosofo e imperatore Flavio Claudio Giuliano, che recita: «F.L. CLAUDIO / IULIANO NOB. / AC BEATISSIMO / CAESARI / CURANTE TOCIO / MANMO VC.CVR / REIP.BENEVENT»