Il secondo percorso non può che partire da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la cui presenza quale vescovo a Sant’Agata de’ Goti, dal 1762 al 1765, ha lasciato segni indelebili in una delle località più belle del Mezzogiorno.
Sant’Agata de’ Goti, d’altro canto, è un vero e proprio scrigno di ricchezze con il suo patrimonio artistico degli edifici dedicati al culto, a cominciare dal Duomo. D’altra parte, eguali considerazioni possono svolgersi per l’intera area territoriale della vicina Valle Caudina, ove sono numerose le preziose testimonianze di una architettura dedicata al culto, come ad esempio il monastero della Madonna del Taburno di Bucciano, o la Chiesa dell’Annunziata di Airola cui pose mano il Vanvitelli, il Convento di San Francesco di Montesarchio, solo per citarne alcune tra le più importanti.