Pietraroja ha scolpito nel suo nome la principale caratteristica di questo luogo: la pietra rossa. A portare per la prima volta alla ribalta nazionale questo piccolo centro sannita è stata l’opera meticolosa del geologo Scipione Breislack, che già nel lontano 1798 segnalava al mondo la presenza a Pietraroja di “pesci fossili”. Seguendo le sue ricerche, il veronese Giovanni Tedesco, studioso e appassionato di resti fossili, nel 1980 ha portato alla luce uno dei dinosauri più piccoli al mondo: Scipionyx samniticus, una specie unica nel suo genere. Un nome che letteralmente significa “l’artiglio di Scipione che viene dal Sannio”, ma il piccolo fossile è comunemente chiamato “Ciro”.
Milioni di anni fa, questa zona dell’Alto Sannio era una piccola lacuna. Le particolari condizioni ambientali e geologiche del luogo hanno permesso che organismi marini e terrestri si conservassero fino ai giorni nostri come reperti fossili. Il piccolo Ciro, pur essendo di solo 50 cm, è stato riconosciuto a livello internazionale come uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, conquistando la copertina di Nature per il suo eccezionale stato di conservazione. I suoi resti, insieme ad altri, sono ancora ammirabili nel Parco Geo-paleontologico di Pietraroja: meta di studiosi e appassionati, network televisivi e reporter freelance provenienti da ogni angolo del globo.