L’Arco Traiano di Benevento riprende lo schema dell’Arco di Tito a Roma e rappresenta l’evoluzione stilistica di quello di Augusto ad Aosta. Nell’intenzione del suo anonimo ideatore (forse Aquilius, maestro di scalpello) e per i suoi ufficiali committenti, il Senato e il Popolo Romano, fine ultimo era quello “di scolpire, attraverso la pietra, l’eternità degli eventi e dei personaggi”.
Il monumento beneventano si erge su due basi lisce, su ognuna delle quali, sulle due fronti, sono inserite, a mo’ di cornici, due colonne scanalate, sovrastate da capitelli corinzi. Nelle 27 lastre scolpite l’Imperatore viene ritratto nelle sue doti fisiche e morali, militari e civili. “I fatti e gli elementi costituiscono il filo narrativo di questo “libro in pietra”, nelle cui pagine, scritte con mano sicura dello scalpello, Traiano, a conclusione della narrazione, è assimilato alle divinità”. “BENEVENTO i monumenti… la storia” di Luigi Meccariello