Gli amanti della natura li definiscono “costruttori di paesaggi”, perché considerano il loro modo di allevare le viti come una gigantesca opera di recupero paesaggistico, un vero e proprio restauro del territorio. Parliamo di vitivinicoltori coraggiosi, che custodiscono i segreti di un’eccellente produzione vinicola qual è quella dell’Aglianico del Taburno: un vitigno autoctono del Sannio beneventano, che dà il meglio di sé quando cresce lungo inclinazioni e ripidi pendii, con filari che si snodano in modo sorprendente su piccoli terrazzamenti. Bellissimi da vedere, estremamente difficili da coltivare.
VOCAZIONE E TRADIZIONE
È dal 1860 che la famiglia Rillo è attivamente impegnata in questo importante settore del made in Italy. Dal 1990, con il passaggio generazionale da Orazio a Libero e l’inizio del processo d’imbottigliamento, i suoi vini sono presenti sul mercato con il marchio “Fontanavecchia”. Le attività sono svolte tutte all’interno di un antico casale, magnificamente restaurato e riammodernato, dove l’arte della vinificazione si sposa in perfetta armonia alle tecnologie moderne, dando così origine ad una produzione di vini di vera eccellenza, più volte premiati dalla critica e molto apprezzati nel mondo.