Il racconto della scena della ″Institutio alimentaria″, scolpita nel pannello sotto il fornice dell’Arco di Traiano, monumento simbolo della città di Benevento. Testo del prof. Elio Galasso – Realtà Sannita – Settembre 2020. Foto “I colori dell’Arco” di Leonildo Bocchino
“Mi chiedevo cosa avevano provato i Beneventani, per me “sanniti romanizzati ma… non troppo”, di fronte a quello spettacolare monumento vedendolo vistosamente colorato? E poi: sotto il fornice c’è una scena che riguardavano proprio loro, una Distribuzione di alimenti alle famiglie bisognose. Capirono subito che, insieme all’imperatore, in quel pannello erano immortalati loro stessi e la propria città? Riuscirono cioè i Beneventani a riconoscersi in quelle figure dall’aspetto del tutto romanizzato?
Con la ″Institutio alimentaria″ Traiano sosteneva le categorie sociali più fragili mediante benefici e lavoro in vari settori, agricoltura, strade, edilizia, centri di accoglienza, associazioni educative, un impegno politico straordinario. Da sinistra nel pannello, dopo un primo personaggio avvolto in un manto dall’orlo decorato, c’è Traiano. Ha in mano il rotulo del suo Decreto. Le due figure, scolpite quasi come statue a tutto tondo, e anche la terza un po’ più a destra, cioè il Curatore della distribuzione dei pani, mancano della testa.
Al centro c’è un tavolo in una originale prospettiva angolare che crea profondità. Al di qua del tavolo il Curatore della distribuzione, che vediamo di spalle, distribuisce pani a due beneventani con bambini accanto e a cavalcioni sulle spalle. Tra i due uomini appaiono tre donne ammantate con corone turrite sul capo. Sono le personificazioni delle tre più rilevanti aree urbanizzate circostanti Benevento: Caudium a ovest, l’area dei Liguri Bebiani a nord-est e quella dei Liguri Corneliani a sud-est. Tra esse la donna più a destra, con in braccio un bambino in fasce, evoca la triste condizione delle vedove dei tanti legionari morti nelle campagne militari di Traiano.
Ma la vera protagonista di questo pannello è la figura femminile centrale al di là del tavolo, inedita Personificazione della città di Benevento anch’essa con la corona turrita sul capo. È interessante provare a capire fino a che punto i Beneventani dell’epoca, “Sanniti romanizzati ma… non troppo”, potessero sentirsi da lei rappresentati. Si tratta di una bella ragazza dal viso ovale, che guarda Traiano a bocca aperta, incantata da lui.
Molte sono le riflessioni a cui ci invita questo pannello, sui colori, sullo stile delle figure, sul rapporto che oggi abbiamo con l’Arco e sul significato della sua presenza in città. I colori non ci sono più. Rimasti soltanto per qualche secolo sovrapposti al marmo bianco (rosso, azzurro, nero, giallo dorato o addirittura polvere d’oro applicata) non riproducevano quelli naturali: assai vivaci e quindi astratti creavano atmosfere di trionfo, potenza, magnificenza romana.
A sua volta, lo stile delle figure tende alla simmetria, alla proporzione, all’armonia. La scena non è dunque una semplice traccia ‘fotografica’ dell’evento che ebbe luogo a Benevento ma è una ricerca di bellezza assoluta da parte dell’Artista o degli Artisti romani, che ci restano sconosciuti.
Prof. ELIO GALASSO – Storico dell’arte – già Direttore Museo del Sannio